Nel 1988, il mondo del cinema ha accolto con entusiasmo il film “Cocktail”, con protagonista un giovane e carismatico Tom Cruise. Diretto da Roger Donaldson, il film non solo ha consolidato la fama di Cruise come attore versatile, ma ha anche portato alla ribalta l’arte della mixologia, trasformando i cocktail in un vero e proprio fenomeno di cultura pop degli anni ’80.
La Trama: Un Sogno Agitato, Non Mescolato
La storia segue Brian Flanagan (Tom Cruise), un giovane ambizioso che, dopo aver lasciato l’esercito, si trasferisce a New York con il sogno di diventare un imprenditore di successo. Per mantenersi durante gli studi, Brian inizia a lavorare come barista in un bar di Manhattan, dove incontra Doug Coughlin (Bryan Brown), un esperto bartender che gli insegna l’arte dei cocktail. Il duo diventa famoso per le loro spettacolari acrobazie dietro al bancone e per la loro abilità nel preparare drink che conquistano i clienti.
Cocktail Iconici: Protagonisti Liquidi
Il film “Cocktail” è una celebrazione dei drink creativi e spettacolari. Tra i cocktail più memorabili preparati nel film, alcuni hanno lasciato un’impronta indelebile nella cultura dei bar:
- Red Eye: Questo cocktail energetico, un mix di birra, vodka, succo di pomodoro e un uovo crudo, è uno dei più iconici del film. Sebbene possa sembrare insolito, il Red Eye è stato immortalato da Tom Cruise in una delle scene più famose.
- Coughlin’s Law: Nominato in onore del mentore di Brian, questo drink esemplifica l’arte della mixologia con una combinazione di rum scuro, succo di limone, sciroppo di zucchero e una spolverata di noce moscata.
- Cuba Libre: Un classico senza tempo, il Cuba Libre è semplice ma delizioso: rum, cola e una fetta di lime. È un cocktail che Brian e Doug preparano con maestria, dimostrando che a volte la semplicità è la chiave del successo.
L’Influenza Culturale: L’Era dei Flair Bartender
Il film ha avuto un impatto significativo sulla cultura dei bar, contribuendo a diffondere la moda del flair bartending, l’arte di manipolare bottiglie, shaker e altri utensili in modo coreografico e spettacolare. Grazie a “Cocktail”, molti giovani sono stati ispirati a diventare bartender e a perfezionare le loro abilità di flair, trasformando il bancone del bar in un palcoscenico per esibizioni artistiche.
L’Atmosfera degli Anni ’80: Un Mondo di Eccessi e Glamour
“Coctkail” cattura perfettamente l’essenza degli anni ’80, un’epoca di eccessi, glamour e divertimento. I bar del film sono luoghi di lusso e di festa. I cocktail non sono solo bevande, ma vere e proprie opere d’arte che riflettono lo stile di vita edonistico dell’epoca. Le luci al neon, la musica coinvolgente e l’atmosfera vibrante contribuiscono a creare un ambiente irresistibile e affascinante.
CuriositÃ
- Cameo Celebre: Il regista Roger Donaldson fa una breve apparizione come cliente del bar.
- Successo Musicale: La colonna sonora del film, particolarmente la canzone “Kokomo” dei The Beach Boys, è diventata un grande successo, raggiungendo il primo posto nella Billboard Hot 100.
- Formazione di Tom Cruise: Per prepararsi al ruolo, Tom Cruise ha trascorso diverse settimane apprendendo tecniche di flair bartending, dimostrando ancora una volta la sua dedizione ai ruoli che interpreta.
Conclusione
A oltre tre decenni dalla sua uscita, “Cocktail” continua a essere un film iconico che celebra la passione per i drink e l’arte della mixologia. Tom Cruise, con il suo carisma e la sua abilità , ha reso omaggio a un mondo fatto di creatività . Corredato da talento e un pizzico di magia dietro al bancone. Che siate appassionati di cinema, amanti dei cocktail o semplicemente nostalgici degli anni ’80, “Cocktail” rimane una pellicola da gustare. Possibilmente accompagnata da uno dei drink che l’hanno resa celebre.
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