“Shake and Strain” è una tecnica fondamentale nel mondo della mixologia, utilizzata per preparare cocktail che richiedono una miscelazione vigorosa e un filtraggio accurato degli ingredienti. Questa tecnica consiste in due fasi principali: lo “shaking” e lo “straining”. Lo “shaking” coinvolge l’utilizzo di uno shaker, generalmente riempito di ghiaccio, in cui si combinano gli ingredienti del cocktail. Lo shaker viene agitato energicamente per raffreddare, diluire e amalgamare i componenti del drink. Questo processo permette di ottenere una miscela omogenea, ben aerata e con la giusta diluizione. Successivamente, si procede con lo “straining”, ovvero il filtraggio del contenuto dello shaker in un bicchiere. Questo passaggio viene effettuato con l’ausilio di un colino a maglia fine o di uno strainer, che trattiene il ghiaccio e eventuali pezzi di frutta o altri ingredienti solidi, permettendo al liquido di fluire nel bicchiere in modo pulito e senza impurità. La tecnica “Shake and Strain” è essenziale per creare cocktail di alta qualità come il Martini, il Margarita e il Daiquiri, dove la texture e la temperatura della bevanda sono cruciali per l’esperienza del consumatore. Inoltre, questa tecnica permette al bartender di esprimere creatività e precisione, bilanciando sapori e aromi per offrire un prodotto finale perfettamente calibrato e rinfrescante.